PAOLO
DORIGO COMPAGNO ANCORA TORTURATO, E’ N SCIOPERO DELLA FAME
Dopo il sit-in del 28 novembre 2006 a Rome di fronte
a Montecitorio del Coordinamento di Lotta contro le Torture Tecnologiche e
Carcerarie, un grave silenzio e disinteresse nella sinistra e nei movimenti è
sceso sulla battaglia delle Vittime di armi elettroniche e mentali, di
trattamenti di controllo ed interferenza mentale e neurofisiologica, si tratta
di decine e decine, certamente oltre cento persone che in Italia si sono
messe in moto per reagire ad infami ed inumane torture permanenti quanto
“invisibili” (ma non sempre, visto che si sono denunciate ecchimosi,
scoppio di unghie di alluce, ferite, tentati suicidi di alcuni, imposizione di
trattamenti sanitari per alcuni altri, e la morte dell’editore Paolo Sacchetto
in seguito a tumore al pancreas conseguente alla sua acquisita incapacità di
assorbire alimenti). Il Garante della
privacy nel 2005 ha sancito illegittimi ed inutilizzabili queste tecnologie sul
corpo umano.
Paolo Dorigo ha avuto una refertazione radiologica
che conferma alcune delle denunce da lui lanciate sin dal 2002, ed ha avuto
numerosi ostacoli alla sua ricerca di un medico chirurgo disponibile ad
operare di asportazione di 6 corpi estranei che sono stati rilevati come
non anatomici né patologici nel condotto timpanico sinistro e nelle tube di
Eustachio, di misura da 1 a 4 mm. Ma non solo: le balle “psichiatriche” su
di lui sono già state smentite da almeno tre psichiatri già nel 2003-2004.
Almeno un’altra dozzina di Vittime di questi trattamenti in Italia ha prove
radiologiche.
Il 1 febbraio 2009, Paolo Dorigo ha iniziato allo
scopo di reperire questo medico chirurgo e chiamando in causa le
associazioni mediche democratiche italiane sinora latitanti al problema,
un 7° sciopero della fame lungo (ne ha
già condotti 22 di cui 6 oltre i 15 giorni e 5 oltre i 50 giorni sin dal 1999,
i primi 19 di questi li ha fatti in carcere mentre scontava una condanna
giudicata irregolare dalla CEDU e per il quale processo lo Stato italiano nonostante
ripetute sentenze della Cassazione e della Corte di Appello di Bologna, che
chiedono una revisione processuale sinora non effettuabile senza un intervento
legislativo).
Gli
ostacoli che sono stati posti al reperimento di un medico chirurgo disponibile
ad operare alla presenza di testimoni e legali, a causa della latitanza indegna
della Costituzione, di cui sono colpevoli diretti i magistrati che hanno
continuato ad archiviare le denunce di Paolo Dorigo e di molte altre
Vittime di questi trattamenti inumani e degradanti (in almeno una decina di
città italiane), hanno riguardato secondo Paolo, ben 10 situazioni: ORL di Mirano (VE), sede nazionale di
Emergency a Roma, una clinica privata a Villach (Austria), Medicina democratica
in varie riprese inutilmente contattata, Consolato milanese, Ambasciata, ed
Autorità nazionali di Cuba, ANPI nazionale, una clinica in Asia, un chirurgo
maxilofacciale di Padova, nonché la latitanza al problema di alcuni avvocati.
Ora Paolo ha alcuni avvocati che stanno costituendo
un collegio di difesa con medici legali, ma che non dispongono ancora di
un medico chirurgo disponibile, nonostante la prescrizione del proprio medico
curante. Il collegio opererà sul fronte del risarcimento per il carcere
scontato senza un titolo di detenzione e dei trattamenti che vi ha subito per
oltre 11 anni e 5 mesi ed un anno di arresti domiciliari, nonché per questo
specifico trattamento tutt’altro che “fantastico” ed “avveniristico”, visto che
sono cose su cui esistono anche documentazioni video ammissive del Presidente
americano Clinton nel 1995 e di un neuroscienziato russo, Smirnov, che tortura
un prigioniero ceceno con questi sistemi.
Si è resa necessaria una nuova iniziativa di sciopero
della fame, che, per quanto praticato individualmente, riflette una continuità
estremamente vissuta e collettiva, che tutt’oggi si esprime nella rete di
solidarietà, che riguarda circa 120 persone solo in Italia, che si è creata
attorno al lavoro ed alle (rare) iniziative del Coordinamento di lotta contro le
torture tecnologiche e carcerarie, e dell’Associazione Vittime armi
elettroniche-mentali.
Oggi ha inizio una nuova tappa di questa lotta, che
si focalizza nel reperimento di Medici Chirurghi disponibili ad asportare di
fronte a testimoni quelle “protesi” elettroniche che altri loro colleghi
(mafiosi) italiani hanno fraudolentemente innestato nei nostri corpi e apparati
respiratori ed uditivi, sinora infruttuoso, ed anche di altri Medici Radiologi
e di Medici di altre discipline, che in questi anni invece in qualche caso si
sono reperiti. Di conseguenza è nata
una nuova Associazione, la ACOFOINMENEF, Associazione contro ogni forma di
controllo ed interferenza mentale e neurofisiologica, allo scopo di:
CHIEDIAMO AGLI ANTIFASCISTI ED AI DEMOCRATICI DI SOTTOSCRIVERE LA RACCOLTA FIRME CHE TROVATE NEL RETRO DI QUESTO VOLANTINO GRAZIE
Associazione contro ogni forma di controllo ed interferenza mentale e neurofisiologica
Notizie in www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org
e in www.paolodorigo.it Fip via Pascoli 5 Mira VE